|
|
|
Meccanica
Cerebrale |
Avverto il lettore che questo lavoro non è uno scritto di filosofia o di psicologia, piuttosto è la pubblicazione del progetto di un prototipo, incompleto ma funzionante, di un cervello artificiale imitante quello umano. Tuttavia esso affonda le sue radici nella filosofia, che fornisce il quadro entro cui si sviluppa come teoria empirica.
In questo sito troverete i miei
1. studi, che riguardano soprattutto il cervello, ma anche alcuni scritti sui principi della fisica:
L'anteprima del libro Meccanica Cerebrale in cui si illustra l’impostazione filosofica, psicofisica e neurofisiologica dello mio studio e alcune parti di esso così il lettore potrà rendersi conto del modo in cui ho affrontato lo studio del cervello e la costruzione del cervello artificiale. Il libro è anche in lingua inglese.
La riflessione sull'assenza di progressi progressi della fisica in questi ultimi ottant'anni è nella serie di conferenze la Fisica e il cervello . Si rileva innanzi tutto l'antropocentrismo della fisica classica attraverso la critica alla prima legge di Newton. Quindi si esclude che la fisica del microcosmo e del macrocosmo possa ulteriormente progredire attraverso una teoria organica che colleghi le scoperte dovute alla accresciuta potenza dei macchinari sperimentali.
Alcune mie idee sulla progressiva mancanza del lavoro di massa sono esposte nel libro Riflessioni di un provinciale. E’ uno scritto in cui sviluppo la mia visione della società umana.
2. I programmi computerizzati, che discendono da questa impostazione sono descritti alla pagina Programmi dove si trovano i link ai programmi esecutivi e ai loro listati.
3. Qualche nota personale: fin da bambino ero attratto dalla meccanica, dall'elettricità e in generale da tutta la tecnologia. Poi, crescendo, il mio interesse è passato al mondo dei concetti, in particolare alla fisica, che concepivo come studio atto a capire il mondo (non come arte per costruire macchinari). Sui diciotto anni ha cominciato a sembrarmi debole la prospettiva di voler capire il mondo senza sapere nulla della macchina che capisce il mondo, cioè del cervello. Ritenevo questo atteggiamento simile a quello di colui che volesse compiere una misura con uno strumento di cui non si conoscono le caratteristiche. Da quel momento ho svolto i miei studi di fisica in quella prospettiva, anche se ben presto sono diventati marginali perché il mio interesse principale è diventata la comprensione dell’attività del cervello. Organo fisico anch’esso.
4. Nella mappa del sito vi è l’elenco preciso dei contenuti.
^^^^^^^^^^^^
La foto di questa pagina raffigura Julien Offray de La Mettrie, la foto della Home page riproduce il busto di Democrito creduto anche Eraclito, conservato al museo nazionale di Napoli.